Come e perché le compagnie aeree vendono biglietti che non esistono
Secondo ABC News, nel 2016, 46.000 viaggiatori statunitensi sono stati fatti scendere dai loro voli. In Gran Bretagna il numero sale ulteriormente, con 50.000 passeggeri ai quali è stato chiesto di lasciare l’aereo nello stesso anno. Molte compagnie aeree in tutto il mondo sovraprenotano deliberatamente i loro voli per ragioni economiche, rovinando migliaia di piani di vacanza e di lavoro. Le compagnie aeree fanno di tutto per massimizzare i profitti vendendo biglietti extra e apparentemente non fanno nulla per aiutare coloro che subiscono i disagi causati dall’overbooking.
- 2019-06-15
- 1:54 PM GMT
“Utilizzando degli algoritmi, le compagnie prevedono il numero di no-show per itinerario e vendono quindi un determinato numero di biglietti inesistenti. Sarà un modo di guadagnare denaro, ma allo stesso tempo è una porta in faccia per dei viaggiatori muniti di biglietto. Secondo l’analisi dell’UE, la probabilità che tutti i passeggeri muniti di un biglietto valido effettuino il check-in in tempo è statisticamente inferiore a 1 su 10.000. Tuttavia ogni anno vi sono 900 milioni di persone che viaggiano negli aeroporti europei, il che significa che 90.000 passeggeri vedranno i loro piani familiari o di lavoro stravolti a causa di qualche algoritmo”, spiega Marius Stonkus, CEO di SKYCOP.
Tuttavia alcuni viaggi sono organizzati in modo rigoroso e i viaggiatori con un programma di viaggio preciso sono pronti a protestare contro le compagnie aeree che agiscono nel proprio esclusivo interesse. Quando il Dr. David Dao è stato brutalmente trascinato fuori dal volo “United Airlines” contro la sua volontà, le azioni violente degli ufficiali di volo sono presto salite alla ribalta dei media. Ad aprile il Dr. Dao risultava avere una concussione cerebrale, il naso rotto e denti danneggiati. Un simile comportamento con gli sfortunati clienti è difficile da comprendere e rende il problema sempre più attuale.
“Gli attuali comportamenti e pratiche violente sono intollerabili. In qualità di fornitore di servizi, la compagnia aerea ha l’obbligo di spiegare ai passeggeri i propri diritti. I viaggiatori devono scendere dai voli per colpa della compagnia aerea, ma sono lasciati a terra senza spiegazioni né assistenza. Invece di pagare le compensazioni dovute, le compagnie aeree trovano modi per placare i passeggeri sconvolti con buoni regalo e biglietti per voli irrilevanti, quando in realtà le sole compagnie britanniche dovrebbero pagare quest’anno € 17 milioni di compensazioni per l’overbooking”, spiega M. Stonkus.
In base al regolamento (CE) n. 261/2004, quando sono respinti al gate a causa dell’overbooking, i passeggeri hanno diritto a una compensazione compresa tra € 250 e € 600. E se la compagnia aerea non ha intenzione di coprire i danni fisici e morali con una compensazione adeguata, i passeggeri possono e devono rifiutarsi di scendere dall’aereo, spiega M. Stonkus.
“Se non viene offerta alcuna compensazione di sorta, i viaggiatori hanno tutto il diritto di rimanere seduti ai loro posti fintantoché lo desiderano. In base al diritto UE, oltre alla legittima compensazione, la compagnia aerea deve offrire la scelta tra due opzioni: un volo alternativo o un rimborso. Quando si sceglie un volo alternativo, il viaggiatore può scegliere se partire il prima possibile o in una data successiva di suo gradimento. Se si vuole partire il prima possibile, la compagnia aerea deve fornire cura e assistenza durante l’attesa del volo: ciò significa cibo, bevande, comunicazioni e alloggio se si deve rimanere per la notte”, riassume il CEO della piattaforma globale www.skycop.com.